In India, nell’era dei Veda, durante la quale si scrissero fondamentali testi sacri, la figura della donna era di fondamentale importanza, predominante in molti campi. Fu la dea Parvati che per prima entrò in possesso della conoscenza dello yoga dopo aver insistito con il Dio Śiva perchè la istruisse.
Nel testo sacro del Manusmirti erano considerate come dee:
Laddove la donna è rispettata dimorano gli Dei,
laddove sono disprezzate ogni azione è vana.
Le donne erano istruite al pari degli uomini, nelle arti della lotta del tiro con l’arco della musica e recitazione e dello yoga. Nelle epoche successive invece le cose cambiarono molto e seppure rispettate nelle loro funzioni di madri divennero sempre più considerate sesso debole e con esso tutte le conseguenze che in tante società, anche la nostra, ben conosciamo.
Anche lo yoga divenne una porta chiusa per le donne
La pratica divenne solo per uomini come si evince dai testi dell’epoca, dove appunto ci si riferisce chiaramente a figure maschili ed anche tecnicamente a parti anatomiche appunto dell’uomo. Da quando lo yoga si è divulgato in modo massivo nel mondo occidentale, negli anni 70, si è da subito delineata una marcata tendenza opposta e cioè la stragrande maggioranza dei praticanti era di sesso femminile.
Lo yoga è una disciplina che educa all’ascolto, alla presa di coscienza ed al “sentire”. La donna è naturalmente più incline a ciò, il suo corpo la “costringe”, se così si può dire in tale direzione.
I cambiamenti durante la sua vita sono profondi: il ciclo, la gravidanza e l’allattamento, la menopausa. Tutte queste condizioni fanno si che il corpo sia strettamente connesso alle dimensioni più sottili, come la mente e l’anima, il dover anche occuparsi dell’educazione dei figli la rende più incline all’ascolto e sembra davvero che la donna sia naturalmente predisposta allo yoga.
Il cambio di rotta: lo yoga come pratica adatta anche alle donne
Questa tendenza di una scoperta della pratica da parte delle donne si è poi riflessa, fortunatamente, nella culla dello yoga, l’India anche perché i benefici di questa pratica sono subito apparsi tangibili.
Ma nonostante tutto questo, fino a pochi decenni addietro non c’è stata nessuna attenzione specifica nell’insegnamento delle asana verso le differenze del corpo della donna.
Dobbiamo ringraziare Geeta Iyengar, la figlia del nostro Guru B.K.S. Iyengar che ha ereditato il talento del padre, se si è cominciati ad avere un’attenzione specifica alla donna.
Con il suo libro “Yoga: a gem for women” del 1983, tradotto in italiano nel 1992 con il titolo “Yoga per la donna” ci si approccia alla pratica ed al pranayama considerando la donna e rispettandone le sue differenze con asana e sequenze adatte relativamente alle condizioni e problematiche della donna appunto.
Lo stato della schiena e la circolazione sanguigna nel bacino sono la base della salute femminile. Una cattiva circolazione sanguigna e linfatica può causare diversi tipi di problemi come malattie ginecologiche, dolore alla pancia, dolore nella parte bassa della schiena, emorroidi, disturbi sessuali e problemi intestinali. Nello yoga, ci sono esercizi che incidono innanzitutto su importanti funzioni del corpo femminile e possono prevenire alcuni problemi di salute.
Esercizi yoga per le donne
Ecco di seguito alcuni esempi di posizioni utili per le diverse condizioni femminili.
Mestruazioni
Utthita Trikonasana; Utthita Parsvakonasana; Badda Koņãsana; Supta Badda Konasana; Upavişta Konasana; Kurmasana; Malasana; Virãsana; Supta Virãsana;Matsyãsana; Ardua Chandrasana; Prasarita Padottanasana e Padangustasana con la schiena concava.
Gravidanza
Durante la gravidanza è assolutamente vietato eseguire posizioni dove che coinvolgono i muscoli addominali, come Paripurna Navasana, Urdwa Prasarita padasana e le posizioni degli archi indietro, come Ustrasana Danurasana o Urdwa Mukha Svanasana.
Praticare invece quasi tutte la posizioni in piedi, come Utthita Trikonasana (vedi foto sopra); le posizioni capovolte, come Sirsasana o Salamba Sarvangasana. Praticate posizioni che allungano la colonna e che allargano il bacino, come Badda Konasana Supta, Badda Konasana oppure Upavista Konasana.
Menopausa
In questa particolare fase della donna è indicata una pratica che comprenda posizioni con allungamenti in avanti, come Prasarita Padottanasana, Uttanasana Adhomukkha Svanasana e posizioni capovolte, quali Sirsasana o Setubanda Sarvangasana.
Queste sono chiaramente soltanto delle indicazioni di massima che rientrano in programmi anche personalizzati e che devono essere seguiti con insegnanti preparati. Essi infatti saranno in grado di guidare la donna anche secondo il livello di pratica e la condizione fisica relativa. Se vi trovate a Catania, il nostro insegnante Francesco Magri impartisce lezioni di yoga secondo il metodo Iyengar.
Ed allora care allieve o aspiranti tali, tappetino posizionato e pronte per la pratica.
Namasté
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