Lo stress può sicuramente dirsi uno dei malesseri che maggiormente affligge l’uomo di oggi giorno. In realtà la cosa su cui si dovrebbe riflettere, nell’ottica di affrontare questa problematica, è la capacità che ognuno di noi ha di affrontare le situazioni “stressanti”.

Problemi di lavoro, avere troppe cose da fare in famiglia: in genere sono queste le situazioni che ci provocano stress e ansia. È però anche vero che allo stesso tempo, avere un lavoro, avere una famiglia ed avere il tempo impegnato sono le cose che ci gratificano. Vivere una vita “vuota” sarebbe una soluzione per eliminare lo stress? Non credo. Il vero punto cruciale nella gestione di stress ed ansia è come noi siamo capaci di reagire alle normali sfide che la vita quotidiana ci riserva.

Se la mente riconosce una normale situazione stressante, come un’emergenza o una minaccia, si attiva una immediata risposta nel sistema nervoso autonomo e nello specifico nel sistema nervoso simpatico (SNS). Quando tale sistema è chiamato in causa, nel sangue si liberano ormoni come il cortisolo e la norepinefrina che aumentano le capacità dei nostri sensi. Aumenta il battito cardiaco, la pressione sanguigna, la concentrazione e l’attività del cervello.
Di contro l’attività del sistema nervoso parasimpatico (SNP), che è responsabile dell’attività di rilassamento fisica ed emozionale, viene messa per così dire in stand by, visto appunto il momento di “emergenza” che il sistema simpatico deve affrontare.

Immaginate di dover frenare di colpo per evitare un ostacolo in auto o dover fuggire da una situazione di pericolo. Non è certo rilassandosi che se ne uscirebbe indenni. Proprio con il sistema simpatico in azione si affrontano questo tipo di situazioni: con energia e decisione ma anche con aggressività, rabbia ed ansia. Questo tipo di risposta ancestrale “lotta o fuggi” è insita nella nostra natura: si tratta di istinto di sopravvivenza. Il problema è che spesso questo tipo di risposta è sovradimensionata rispetto alle normali situazioni che ci troviamo ad affrontare nella vita quotidiana.

Reagendo a normali situazioni di stress come fossero sempre “emergenze”, il rischio concreto è di arrivare a situazioni patologiche come insonnia, ansia, depressione, problemi dell’apparato cardiovascolare e malattie di vario genere. Studi dell’università dell’Arizona dimostrano quanto sia importante l’azione del sistema parasimpatico, che funge come un freno rispetto al sistema simpatico. Quando tutto ciò è in equilibrio, si riesce a fronteggiare le situazioni stressanti in modo misurato ed adeguato, sia dal punto di vista fisico che emotivo. Il sistema nervoso simpatico non dovrà quindi sempre funzionare a piena potenza grazie all’azione regolatrice del parasimpatico.

Esiste un sistema scientifico per misurare quanto adeguatamente il nostro sistema nervoso reagisce alle situazioni di stress e ansia non causati da una vera “emergenza”. Si tratta di stabilire le variazioni della nostra frequenza cardiaca. Durante la fase di ispirazione sembra che il sistema simpatico sia più chiamato in causa. Il battito è più accelerato rispetto la fase di espirazione, che è controllata maggiormente dal parasimpatico dove il cuore ha una frequenza più bassa. Più questo range è ampio, meglio il nostro sistema nervoso è in grado di affrontare le situazioni di stress. Questa flessibilità del sistema nervoso mantiene quindi uno stato di salute migliore.

Yoga e ansia: può l’Iyengar Yoga essere un rimedio contro Ansia e Stress?

Diverse ricerche di università, come quella di Newcastle in Inghilterra del 1997 pubblicata sul European Journal of Clinical Investigation o dell’Università di Schleswig-Holstein in Germania e pubblicato nel 2007 nel Journal Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine, hanno dimostrato come la pratica dello Yoga, e nello specifico del metodo Iyengar Yoga, riesca a stimolare notevolmente l’attività del sistema parasimpatico (la parte calmante) senza che la capacità del sistema simpatico (parte eccitante) diminuisca.

Gruppi di persone sottoposte a programmi di 6 settimane di Yoga, a confronto con gruppi con stesse caratteristiche con programmi di attività aerobica, hanno avuto enormi benefici al loro sistema nervoso. Aumento del valore di variabilità della frequenza cardiaca e una diminuzione del battito cardiaco a riposo, altro parametro che indica uno stato di salute ottimale.
Negli stessi studi, addirittura, si sono notati miglioramenti di questi parametri anche dopo una sola sessione di pratica Iyengar Yoga. Queste sessioni includevano fasi impegnative di esecuzione di Asana, tecniche di respirazione e fasi di rilassamento profondo a fine pratica.
Nell’ambito delle stesse ricerche, persone con problemi di depressione ed ansia hanno trovato risposte molto positive che hanno sorpreso anche gli stessi ricercatori. Le attività aerobiche, di contro, non hanno fatto riscontrare nessun miglioramento degno di nota.

Ma come si spiega questa differenza con il gruppo del programma di esercizi aerobici che non hanno avuto nessun beneficio rispetto al gruppo che ha praticato appena una singola sessione di Iyengar yoga? Secondo diversi ricercatori ed insegnanti di Iyengar Yoga, la risposta sta nel dualismo corpo mente richiesto nella pratica delle Asana.

Diverse posizioni molto impegnative, che richiedono un impegno notevole del sistema nervoso simpatico, eseguite con un approccio mentale equilibrato, focalizzato sul respiro, diventano il migliore allenamento per mantenere un atteggiamento calmo e rilassato di fronte a situazioni stressanti. Grazie alla pratica yoga il sistema nervoso impara a ritornare velocemente ad una situazione di relax dopo una condizione di stress intenso.

In conclusione quindi è dimostrato con dati scientifici come la pratica Iyengar Yoga ci insegni l’attitudine migliore per affrontare le situazioni stressanti piuttosto che nasconderci da esse. Parlare semplicemente di Yoga e ansia è dunque riduttivo: non si tratta solo di tecniche per ridurre stress ed ansia, ma si va molto più in profondità.
Il metodo Iyengar Yoga avvia una trasformazione della mente e del corpo e nel modo di rispondere allo stress.

Esattamente come si può imparare una nuova asana, anche molto impegnativa, rimanendo con la mente ed il respiro calmi e focalizzati e il sistema nervoso equilibrato, allo stesso modo saremo pronti a fronteggiare tutto quello che la vita ci riserva con abilità nuove e mezzi concreti.
Lo Yoga non ci tradirà mai.
Buona pratica e ci vediamo sul tappetino!

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